venerdì 5 febbraio 2016

Due all you can eat validi: Chopsticks/Kuriya

Lo so, lo so: sono la morte della ristorazione di qualità giapponese. Ormai la formula all you can eat ha soppiantato ogni residuo di decenza di molti ristoranti giapponesi gestiti da cinesi creando una corsa al ribasso dei prezzi che ovviamente non può non incidere sulla qualità. Ma come spesso ho detto ogni tanto sento il bisogno di un'orgia di sushi e sashimi e il portafoglio alla fine ha la meglio sul gusto (quando desiderate un autentico giapponese, neanche tanto caro, ricordatevi piuttosto di Take di cui trovate una entusiastica recensione sulle mie pagine) e quindi lo strappo alla regola si può fare. Inoltre il potere della concorrenza fa sì che a volte si può incontrare anche qualche indirizzo che decide di aumentare un po' la qualità e la varietà della proposta con un risultato finale che può lasciare veramente soddisfatti. I due ristoranti di cui parlo hanno fatto una scelta all you can eat in cui la materia prima, la sua presentazione e la varietà del menù permette di togliersi effettivamente ogni sfizio di cucina asiatica senza rinunciare del tutto alla decenza gastronomica.
Chopsticks è il tipico all you can eat con cucina giapponese e alcuni piatti cinesi, arricchito dal passaggio di carne allo spiedo secondo lo stile del churrasco argentino e brasiliano. La qualità complessiva della proposta è buona e sicuramente in termini di quantità del pasto si rischia l'indigestione. Ciò che colpisce è la cura nel confezionare le portate che nonostante l'alto numero dei coperti (sempre al completo) non rinuncia mai all'uso di fiori e decorazioni varie che rendono i piatti piuttosto eleganti. Il tutto per circa 16 euro a pranzo e 25 a cena. What's else?
Kuriya era un ristorante cinese che aveva tentato la strada della location elegantemente arredata e di una cucina honkonese di qualità, con dim sum freschi e vini italiani di alto livello. Ovviamente non ce l'hanno fatta e dopo vari tentativi di ravvivare gli incassi con i terribili coupon ecco il cambio di gestione e la scelta dell'opzione all you can eat. Ma per fortuna gli arredi sono rimasti gli stessi e così anche il menù che permette di spendere 16 euro a pranzo e 23 euro la sera per un'offerta di cucina giapponese e cinese di tutto rispetto, in cui si distingue la straordinaria varietà di ravioli dai più insoliti ripieni e francamente dalla freschezza identica a quando venivano decantati come gli unici freschi di Roma. Mi sa che in effetti la cucina ha mantenuto le promesse degli esordi e questo abbinato alla possibilità dell'all you eat rende l'indirizzo veramente appetitoso. Ho provato dei ravioli di gamberi al nero di seppia e di vitello al the verde veramente buoni e un tataki di salmone speziato assolutamente insolito e ricco di sapore. Per non parlare delle tartare di pesce con frutta esotica, gustosissime e fresche. Per chi ha legittimi dubbi: il giorno dopo ancora nessuna dissenteria. Ottimi anche il sashimi e tutti i sushi, con una quantità di pesce assolutamente adeguata. Viene da domandarsi come stiano nei costi, ma questa è un'altra storia. A pranzo ci sono anche varie formule di pasto completo da 5 a 15 euro, molto gettonate dalla popolazione degli uffici adiacenti. Luogo da provare prima che decida di scendere ulteriormente di livello.
Chopsticks - Via Portuense, 76 t. 06/5815264
Kuriya - Via Arenula, 48/49 t. 06/68307247   www.ristorantekurya.com

Asian Inn

Nel regno ormai incontrastato degli all you can eat finto jap e degli asiatici finto gourmand, ecco un indirizzo interessante, tra l'altro in una zona piuttosto desolata di Viale Marconi. La cucina è più che altro thailandese con qualche piatto cinese e i piatti sono tutti molto freschi, sicuramente espressi e dai sapori puliti e convincenti. Fate attenzione al livello di piccantezza, ben indicato in menù dal numero dei peperoncini e comunque praticamente tutte le portate sono piuttosto hot. Prezzo medio 25 euro per una cena in un ambiente anche abbastanza elegante e con un servizio affabile e di buon livello. Se ne devono essere accorti da tempo tanti romani perché pare che senza prenotazione si rischi di non trovare posto. Aperto a pranzo e cena.
Asian Inn - Viale Guglielmo Marconi, 586 t. 06/92592048   www.asianinn.it

Stazione di Posta 2

Da quando ha aperto io faccio il tifo per questo ragazzo e per la sua location "antagonista". Ormai insignito di una stella Michelin, Marco Martino stenta ancora a far decollare il suo bellissimo locale reo di occupare uno spazio di recupero industriale all'interno dell'ex Mattatoio di Testaccio: a Berlino questo vorrebbe dire uno spazio grande e moderno, caldo e accogliente, con un bellissimo dehor  all'aperto per la bella stagione e anche un parcheggio gratuito, il tutto al centro di Roma. Invece nella nostra provinciale città il pensiero corre subito alla fatiscenza dei luoghi adiacenti e alla vicinanza con un centro sociale dove vivono immigrati (pacificissimi). Ma lui sembra non demordere e quindi va sostenuto, anche e soprattutto perché si mangia molto bene e, mi dicono, vi si bevono anche ottimi cocktail. Di occasioni per sperimentare la cucina di Martino giocosa, ma di sostanza, ce ne sono varie perché è coraggiosamente aperto anche a pranzo dal mercoledì alla domenica con la formula 3 portate a 38 euro e 2 portate a 25 euro. La sera il menù degustazione da 5 portate costa 65 euro e quello da 7 portate 90 euro. Certo prezzi da stellato, ma ne vale la pena, almeno per incrociare il divertimento dei suoi amuse bouche sperimentali e spiritosi (i dolcetti della memoria appesi al piccolo bonsai, la finta cozza, l'uovo con dentro la carbonata o il cono di amatriciana), con la sostanza di alcuni piatti perfettamente riusciti e assolutamente confort come i ravioli al vapore in bordo di patate e il maialino con patate, mele e senape. Plus valore il rispetto per la possibile presenza di bambini cui è dedicato un menù apposito con piatti divertenti e gustosi a 6 euro l'uno. Della serie, come far avvicinare anche i minorenni all'alta cucina (mio figlio però si è innamorato dei ravioli e ancora si chiede come si fa il brodo di patate arrosto). Aperto a pranzo e cena.
Stazione di Posta - Largo Dino Frisullo t. 06/5743548   www.stazionedisposta.eu

Epiro

A dispetto del nome questa non è una trattoria greca, ma un indirizzo - sito in Piazza Epiro, zona Appio - S. Giovanni - che da qualche anno riscuote molto consenso tra i gourmet di Roma. Tanto che da qualche mese la location, decisamente piccola, si è ingrandita un poco. Siamo nel genere bistrot parigino di buon livello e gli interni, il delizioso dehor e l'attenzione ai vini di qualità di cui molti biodinamici confermano questa impressione. Però i prezzi sono decisamente più da locale stellato e così i piatti che non sembrano trovare una piena adesione né ad uno stile né all'altro. Il risultato finale non mi ha convinta: idee nei piatti ce ne sono e anche ottime materie prime, però i sapori mancano di mordente, di decisione e coraggio. Per dire, se mangio una portata a base di lingua e salsa verde o una a base di anatra mi aspetto di trovare una certa forza nei sapori, che invece qui erano del tutto evanescenti. Insomma siamo molto lontani dalla mano di un Noda o di un Caceres, per dire un paio di nomi che sanno maneggiare i gusti complicati. Mancando poi una proposta specifica per il pranzo si finisce con spendere per due portate quasi quanto per l'intero menù degustazione (e anche per avere attese più adeguate ad una cena serale romantica) cosa che ormai a Roma è tranquillamente evitabile andando a pranzo in posti come Bistrot 64 o Stazione di Posta. Insomma, non mi ha convinta. Prezzo medio di un pasto almeno 50 euro. Aperto a pranzo e cena.
Trattoria Epiro - Piazza Epiro, 25 t. 06/69317603


giovedì 4 febbraio 2016

Metamorfosi

Avevamo provato la cucina di Roy Caceres, straordinario chef colombiano da tempo a Roma, in ogni Taste of Roma e mi ripromettevo da tempo di visitare il suo ristorante (una stella Michelin). Che dire? Cucina straordinaria, chef validissimo con una capacità inusuale di osare sapori forti e abbinamenti coraggiosi. Direi che insieme a Kotaro Noda, Caceres si piazza nella top ten degli chef che sanno padroneggiare il gusto umami, qui a volte spinto fino quasi al limite, ma senza mai oltrepassare la linea della gradevolezza. Notevole anche la capacità di coniugare reminiscenze delle origini colombiane con la tradizione dell'alta cucina mediterranea e internazionale. Alcuni piatti rimarranno nella mia memoria gustativa, come il ceviche immerso in crema di patate o gli incredibili ravioli ripieni di minestra di pesce, che in bocca si aprono come fossero caramelle esplosive. Molto bella anche la location, sobria e pulita, di un'eleganza non stucchevole, mentre non del tutto convincente il servizio sicuramente elegante e solerte, ma un pochino troppo affettato e poco gioviale. Inoltre la cucina "salata" è talmente buona che fa letteralmente scomparire i dolci, decisamente troppo stucchevoli per i miei gusti. Nota di merito anche per i prezzi, assolutamente validi in rapporto alla qualità e alla sperimentazione, nonché alla stella (menù degustazione da 6 portate a 100 euro e da 10 portate a 130 euro) e per la scelta di aprire non solo a cena, ma anche a pranzo (purtroppo, però, senza opzioni light lunch).
Metamorfosi - Via Giovanni Antonelli, 30 t. 06/8076839   www.metamorfosi.it

Met

Siamo in ambito brunch, ma di quelli deludenti. Eppure siamo a Piazza di Ponte Milvio, quindi in zona trendy e fighetta, ma in questo caso né l'ambientazione né soprattutto il buffet denotavano alcuna appartenenza ad uno stile quantomeno modaiolo. Location niente di che (magari in primavera con il dehor aperto il tutto risulta più allettante) e cibo non da brunch, ma da tavola calda delle più banali. Dimenticabile (e neanche tanto economico, visto che il brunch costa 20 euro a persona).
Met - Piazzale di Ponte Milvio, 34 t. 06/33221237

La Pergola

We did it again...a distanza di 10 anni dall'ultima volta! Ma per fortuna Heinz Beck è sempre lì, inossidabile, presente tutte le sere, geniale e prossimo alla perfezione esattamente come la gestione della sala e l'atmosfera generale della serata. Sì, è vero si spende (il menù degustazione da 9 portate attualmente costa 220,00 euro, quello da 7 viene 195,00 euro), ma non è scontato dire che qui i soldi vengono tutti, ma proprio tutti ripagati. Innanzitutto dal servizio, eccellente come al solito, presente come si fosse tutti dei capi di stato, ma non soffocante o inutilmente formale, caratterizzato da quella straordinaria capacità di comprendere  - e regolarsi di conseguenza - chi si ha davanti che mi lascia sempre ammirata. Il capitolo cibo rimane un must perché Beck forse non brilla per voli pindarici, ma sa usare in maniera incredibile le materie prime, creando sapori puliti e abbinamenti mai banali in piatti spesso indimenticabili. I tortelli di anatra con infuso all'ago di pino e polvere di funghi porcini erano incredibili. Ma ciò che forse non ci si aspetta da un posto simile è la pancia incredibilmente piena con cui ci si alza perché il conto sarà anche salato, ma la quantità di amouse bouche e di attenzioni culinarie sfiora l'orgia dei sensi: pani e sfoglie di grano straordinari, assortimenti di sali, olii, burro tutti da provare, pre e post dolci con la sempre incredibile cassettiera d'argento piena di minuscola pasticceria....non si finiva più! E le tisane fresche e la torta creata lì per lì per festeggiare il nostro anniversario (e messa via in una bellissima scatola doggy bag). Ma forse quello che colpisce la fantasia è l'atmosfera che si crea in un posto di lusso dedito alla coccola della clientela come questo, il guardarsi intorno per capire chi sono gli altri commensali, sentire il mondo completamente lontano per qualche ora. Unico cruccio non aver avuto il coraggio di spendere ancora di più osando uno dei piatti con tartufo bianco: tuberi enormi e dal profumo inebriante vengono portati al tavolo custoditi in una cassetta di legno e tu vorresti solo essere una Pantera Rosa. Aperto solo a cena.
La Pergola - c/o Rome Cavalieri Waldorf Astoria   www.romecavalieri.it