E’
noto che in Brasile e Perù esiste una fiorente comunità giapponese – immigrarono
dopo la distruzione della seconda guerra mondiale e sono diventati piuttosto
potenti, tanto che uno dei loro figli è stato presidente del Perù – e se questo
non spiega perché i cinesi si mettano a cucinare churrasco brasiliano insieme
al sushi e al riso alla cantonese come nel citato Chopsticks, la notizia chiarifica un po’
la moda di un certo sushi fusion che arriva per l’appunto dal Brasile. Temaki –
cono di alghe con riso e pesce crudo – ripieni di tartare di pesce aromatizzato
ed arricchiti da frutti tropicali, ceviche di pesce al posto del sashimi,
capirinha di tutti i tipi al posto del sakè: ecco la ricetta di questo
originale localino da poco aperto nel rione Monti al posto del vecchio Fish. La
casa madre è a Milano dove questa moda impazza: non ho idea se potrà attecchire
anche a Roma, però ci si può provare. La carta da parati del ristorante è molto
carina con tanti ananas gialli ed i piatti non sono male: il pesce è fresco e
buono e gli accostamenti con frutta tropicale, salse piccanti e lime risultano
azzeccati. Ovviamente il vero sushi è un’altra cosa, ma l’esperienza è sfiziosa
e con massimo 30 euro si può mangiare bastevolmente. Da considerare che i
piatti sono tutti freddi e che l’organizzazione è spartana, quindi io lo vedo
meglio come posto per un pranzo veloce o un pre-teatro piuttosto che per una cena
importante.
Temakinho – Via dei Serpenti,
16 tel. 06/45435555
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