martedì 11 dicembre 2012

Iniziative romane: Taste of Rome e Restaurant Week

La tsagione autunno-inverno 2012 verrà ricordata dal gastronauta romano come un'epopea di inaugurazioni di locali di tutti i tipi, ma quasi tutti accomunati da un'unica impostazione di locale concept aperto dalla colazione fino alla cena, con numerose declinazioni tra il brunch e l'aperitivo, passando per l'acquisto in loco di prodotti genuini, km 0, stile rustico, ma non troppo, architetture super design, ecc ecc....viene da domandarsi se la capitale abbia realmente la capacità di assorbire tutto questo ben di dio e se tra un pò non saremo stufi di questa continua commistione tra cibo, sapere, design...per capirci: non avevamo fatto ancora in tempo a riprenderci dall'apertura di Eataly - che si dice macini 20mila ingressi al giorno - e dove ogni sera c'è più ressa che alla mensa Caritas, per essere poi catapultati nelle inaugurazioni di Coromandel, Baccano, No.Au., Romeo, per arrivare a quelle di questa settimana quasi prenatalizia con Porto Fluviale e Splendor Parthenope. Per non parlare del Panificio Bonci.
Insomma, roba da prendersi una settimana sabbatica, un motorino e salassare il già rosso conto in banca! Ma ce la farò e li proverò tutti...magari anche ripetutamente.
E se non bastassero i locali "stabili" la città non ha perdonato neanche in tema di one night o one week, con ghiotte occasioni per scoprire a prezzi interessanti la gastronomia dei migliori ristoranti della città.
 
Ad inizio autunno si è cominciato con Taste of Rome, primo esperimento romano per un'iniziativa che altrove è già rodata. Quattro giorni di stand nei bellissimi giardini pensili dell'Auditorium dove, caricando di risibili sesterzi (alias euro...ma come li avranno chiamati nella Taste of Milan?), si potevano gustare mini assaggi dei piatti più significativi di 12 ristoratori top di Roma. A 5-6 euro il piatto ho potuto mangiare in una sola serata una mini portata di Metamorfosi, Pipero, Giuda Ballerino, Magnolia, Glass, Arcangelo Dandini, Imago, Convivio Troiani, All'Oro, ed altri che in questo momento non ricordo. In pratica non mancava nessuno, o quasi (assenti solo Beck, Inopia, Settembrini e pochi altri). La cosa più valida dell'iniziativa, bagnata dai vini degli stand Trimani, era la presenza di tutti e 12 gli chef coinvolti: occasione più unica che rara di vederli all'opera, anche a servire i clienti, disponibili alla conversazione e alle domande. Erano veramente tutti presenti, in carne ed ossa e spesso questo non capita neanche nei loro ristoranti. Provare i piatti di Pipero, anzi del suo chef Monosilio, e di Roy Caceres di Metamorfosi sono stati ottimi sistemi per decidere di andare a trovarli presto nel ristorante. Così come utile è stato avere un assaggio di All'Oro ed Imago per sfatare stupidi pregiudizi sulla loro cucina. Agli stand dei 12 si aggiungevano altre postazioni per show cooking continui con vari chef italiani (visto all'opera il pasticcere francese del Caffè Propaganda alle prese con una crostata di ricotta e confettura di arance ed un altro emergente milanese con risotto alle vongole e zenzero all'onda da ricordare): complice l'assenza di folla l'esperienza è stata veramente valida per osservare da vicino ricette e trucchi del mestiere.
In particolare è stato agli show cooking e nelle pause nei viali che si è potuto ben notare una incresciosa realtà: gli chef sono le rockstar di inizio XXI secolo, con codazzi di groupie scosciate e dagli occhi rapiti davanti questi maschiotti sempre più giovani, tatuati e gasati che spignattano grondando orgoglio da tutti i pori (e spesso anche sudore). Cosa buffa, però è che le groupie dell'alta cucina sono magre, anzi magrissime come le loro zie che seguivano i Rolling Stones...mah.
Unica nota stonata dell'iniziativa il biglietto di ingresso non economicissimo e comunque inadatto per una manifestazione dove comunque si deve pagare parecchio all'interno per poteresela godere. I ristoratori, peraltro, sborsavano 3.000,00 euro per gli stand, cifra non male di questi tempi seppur per una bella vetrina pubblicitaria. Molti hanno fatto tesoro dell'opportunità ed hanno intelligentemente proposto gadget e buoni sconto nei loro ristoranti per gli acquirenti della Taste.
A disposizione anche uno spazio bimbi con giochi e laboratori.
E visto che evidentemente il giocattolo costava parecchio gran profusione anche di stand commerciali non del tutto in sintonia con l'idea di buona cucina (es. gelati Algida). Insomma di tutto un pò, ma esperienza da ripetere.

Al suo terzo anno a Roma, invece, si è avuta ad Ottobre la Restaurant Week organizzata dal sito Dining City Rome...anche qui cose da sponsor perchè a monte una volta c'era la carta di credito Diners (quella che quasi nessun ristorante accetta, peraltro!), ma quest'anno no e anche la qualità dell'iniziaitiva è aumentata. Altra ottima occasione per scoprire ristoranti di qualità - alcuni - a prezzo modico.
Per una settimana 87 (l'anno scorso erano molti di meno) ristoranti della città hanno offerto menù di tre portate a 25 euro, vini esclusi. Quasi tutti hanno creato menù ad hoc traendo i piatti dalle proprie carte ed arricchendoli da amuse bouche, omaggi e quanto altro la generosità e l'intelligenza suggerisse.
Ottimo sistema di prenotazione (nonchè disdetta e annotazioni su intolleranze varie) on line con aggiornamento continuo dei posti liberi, cosa molto utile per riuscire a beccare le vere chicche della settimana, cioè posti come Pipero, Metamorfosi, Inopia, Oliver Glowig. Certo i locali con stelle Michelin o comunque di qualità avevano un sovraprezzo, ma il conto finale era comunque almeno il 50% in meno della carta e la qualità delle portate e del servizio era inalterato rispetto alle giornate normali.
Straordinaria occasione per avere un assaggio di posti dove tornare (o non).
In elenco oltre ai citati stellati che sono andati a ruba, ristoranti di tutti i tipi - anche qualche etnico -,  ma comunque tutti di una certa qualità e ampia presenza di locali ubicati in alberghi di lusso con o senza terrazze dalla bella vista, ottima occasione per una cenetta chic senza svenarsi.

Io sono stata da Oliver Glowig, da Metamorfosi e da Tazio (ne scriverò e breve) e mi è dispiaciuto cancellare la prenotazione da Pierluigi causa nubifragio. La prossima volta farò meglio.

Da iscriversi alla mailing list ed alla pagina FB perchè si viene informati in anticipo dell'apertura delle prenotazioni e il sito produce costantemente offerte dedicate a chi vuole mangiare bene a costi contenuti (numerosi ristoranti hanno proseguito l'iniziativa anche a settimana conclusa).

 

2 commenti:

DiningCity Italy Staff ha detto...

Carissima, siamo felici che abbia apprezzato la nostra iniziativa, la Rome Restaurant Week, dietro la quale c'è un grandissimo lavoro e che non è un iniziativa lucrativa quanto di diffusione della cultura del buon cibo, e che abbia avuto occasione di "testarla"!
Ci teniamo solo a mettere alla sua attenzione una piccola inesattezza: quest'anno non abbiamo avuto la carta Diners come sponsor e nessun'altra carta o istituto di credito!
Dal momento che mensiona la nostra Newsletter ci teniamo a comunicare che sul sito DiningCity, oltre alla famosa iniziativa Restaurant Week, nell'agenda online sono disponibili tutto l'anno menu degustazione e offerte speciali da non perdere!
Qualora ne abbia bisogno siamo a completa disposizione.

Un saluto e grazie ancora per la bella testimonianza!

DiningCity Italy Staff

Debbie ha detto...

bhe sono contenta di essere stata letta e rettificherò le informazioni....ma: e i vincitori del concorso????