Magari è un po’ ripetitivo come itinerario, ma a Roma spesso ci si dimentica che Napoli è così vicina e così bella e ogni tanto – almeno una volta l’anno,, direi – vale la pena farci un salto. Le strade sono sporche come le avevamo lasciate un anno fa, i presepi meravigliosi di San Gregorio Armeno sono sempre lì e così il magico Cristo Velato ed i palazzi fatiscenti. Questa volta abbiamo aggiunto un b&b (ultimo coupon per un pezzo) sito nel Palazzo del Principe di San Severo – per l’appunto quello della cappella con il Cristo – di cui non è utile dare informazioni dettagliate perché sta per chiudere, ma che vale la pena raccontare per il fascino di una camera da letto di almeno 50 mq. ed un totale abbandono complessivo. Abbiamo visto la padrona si e no due volte e neanche siamo stati registrati…ma la tassa di soggiorno ci è stata fatta pagare! Misteri napoletani.
Bella anche Napoli Sotterranea con una miscellanea degli umori più tenebrosi della città, dalla storia greca a quella della II Guerra Mondiale. E poi i mercati….
Detto ciò come sempre si è mangiato molto bene e a prezzi risibili per chi viene da Roma.
Da Donato – Via San Cosmo fuori Porta Nolana, 26 tel. 081/287828
Siamo dalle parti della Stazione, in zone molto popolari e la trattoria in questione è effettivamente il posto alla buona dove mangiano i locali. Ma attenzione: alla buona solo per ambientazione in quanto semplice, perché già il servizio è piuttosto confortevole e quanto alla cucina siamo di fronte ad ottimi piatti, sinceri e tradizionali senza essere pesanti. Assaggiati ziti al ragù, gateau di patate con prosciutto e friarelli, cuoppo di fritti: tutto meraviglioso. Meno tipici i dolci. Aperto a pranzo e cena.
La Taverna dell’Arte – Rampe San Giovanni Maggiore, 1/a tel. 081/5527558
C’eravamo già andati un anno fa e il posto si conferma come un locale grazioso e dal patron attento ad alcune sfumature e molto innamorato del suo territorio. Tra i suoni di musica napoletana si gustano specialità dai sapori decisi, ma fortemente alleggeriti nei condimenti. Ziti con melanzane e mozzarella notevoli ed il solito biancomangiare finale che da solo vale il viaggio. Il posto è noto anche per il fresco pre-dessert al basilico servito freddo in un piccolo recipiente di terracotta.
Aperto solo la sera.
La Chitarra – Rampe San Giovanni Maggiore, 1/bis tel. 081/5529103
Poca fantasia a Napoli sull’ubicazione dei buoni ristoranti, se la guida Slow Food deve per forza citarne due attaccati l’uno all’altro. Ma dato che siamo in pieno centro antico, nella zona dei decumani, tutto sommato la cosa risulta comoda. I gestori delle due trattorie non si amano particolarmente e del resto sono piuttosto diversi sia come stile che come cucina. A La Chitarra la gestione è più tipicamente familiare e la location più semplice. Anche qui cucina genuina del territorio con pochi piatti di pesce e buona carne insaporita da condimenti “forti” (pangrattato). Ottimi i dolci casalinghi (torta all’amaretto e al limoncello). Aperto solo la sera.
Pizzeria Gino Sorbillo – Via Tribunali, 32 tel. 081/446643
Ogni volta la stessa storia: dove mangiare la pizza? Tra locali storici, nuove mode, consigli delle guide e degli amici, a Napoli la faccenda si fa seria. Ma piano piano li stiamo provando un po’ tutti. Questa volta siamo andati sul sicuro di un volto noto sia alla Napoli storica sia ai nuovi gastrofighetti dei blog, quel bel Sorbillo bruno che si vede spesso in televisione e che si fa sovente capopolo di numerose battaglie dall’antipizzo alla tutela dei diritti della pizza napoletana dagli antipatici pareri di alcune guide (la Gambero Rosso 2013 non ha premiato nessun locale partenopeo). Ovviamente da Sorbillo non si può prenotare e ci eravamo disposti ad una lunga fila, ma in realtà se si viene presto (alle 12.00 a pranzo), ci si può sedere subito. All’uscita, in effetti, la situazione si presentava ben diversa, ma credo che le attese non siano mai molto lunghe perché il locale è su due piani e il servizio, va da sé, è velocissimo. A differenza di altri colleghi posti su Via Tribunali, Sorbillo non offre anche la vendita di pizza e fritti da asporto, quindi qui si può mangiare solo pizza tonda da seduti e la varietà è ben più ampia dei sapori tradizionali, anche con qualche accostamento rischioso per i puristi (pizza con panna e prosciutto…). Noi abbiamo preso una semplice marinara ed una pizza provola affumicata e pomodorini: meravigliose! L’impasto è più basso che altrove a Napoli, ma cotto alla perfezione e digeribilissimo. Sapori decisi e puliti per una pizza che scende che è una meraviglia. Non so se siamo ai vertici, ma ci siamo vicini.
Pizzeria Da Michele - Via Cesare Sersale,1 tel. 081/5539204
Sono tornata a Napoli da sola per fare i saldi (perchè direte voi? Ma perchè si risparmia e nel frattempo ci si mangia la pizza migliore del mondo!) e mi sono regalata un'altra pizza che passa per essere la migliore della città...e forse questa volta è proprio vero. Siamo vicini alla Stazione e anche in questa occasione disponetevi a mangiare entro le 12.00 a pranzo o le 19.00 a cena (dopo la fila diventa notevole), a rinunciare a fritti, vini, tovaglie, e soprattutto a pizze dagli ingredienti variegati. Qui dal 1870 si mangiano solo pizze margherita (con mozzarella o doppia mozzarella) e marinara (in versione normale o maxi), il tutto tra i 4 e i 5 euro a pizza. Ciò che avrete sul piatto è una pizza enorme, digeribilissima, dal sapore indescrivibile per freschezza degli ingredienti. Eccezionale! All'inizio sembra di non poterla assolutamente finire per quanto è abbondante, invece va giù che è un sogno e quasi quasi lascia il desiderio di un'altra porzione (magari più piccina...). Pizza non troppo alta, rigorosamente da mangiare a libretto. Io ho provato la margherita doppia mozzarella ed era veramente sontuosa. Devo tornarci per sperimentare la marinara. Intorno clienti abituali e giapponesi di passaggio ed uno staff che sembra pronto a nutrire con questo antico prodotto povero il mondo intero.
Pizzeria Da Michele - Via Cesare Sersale,1 tel. 081/5539204
Sono tornata a Napoli da sola per fare i saldi (perchè direte voi? Ma perchè si risparmia e nel frattempo ci si mangia la pizza migliore del mondo!) e mi sono regalata un'altra pizza che passa per essere la migliore della città...e forse questa volta è proprio vero. Siamo vicini alla Stazione e anche in questa occasione disponetevi a mangiare entro le 12.00 a pranzo o le 19.00 a cena (dopo la fila diventa notevole), a rinunciare a fritti, vini, tovaglie, e soprattutto a pizze dagli ingredienti variegati. Qui dal 1870 si mangiano solo pizze margherita (con mozzarella o doppia mozzarella) e marinara (in versione normale o maxi), il tutto tra i 4 e i 5 euro a pizza. Ciò che avrete sul piatto è una pizza enorme, digeribilissima, dal sapore indescrivibile per freschezza degli ingredienti. Eccezionale! All'inizio sembra di non poterla assolutamente finire per quanto è abbondante, invece va giù che è un sogno e quasi quasi lascia il desiderio di un'altra porzione (magari più piccina...). Pizza non troppo alta, rigorosamente da mangiare a libretto. Io ho provato la margherita doppia mozzarella ed era veramente sontuosa. Devo tornarci per sperimentare la marinara. Intorno clienti abituali e giapponesi di passaggio ed uno staff che sembra pronto a nutrire con questo antico prodotto povero il mondo intero.
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