mercoledì 25 settembre 2013

Passaggio in India

Estate impegnativa la nostra: vacanze dall'Alto Adige a Gaeta, con primo campeggio da solo per il figlio, serate dell'estate romana e, udite udite, mega viaggio India.
In effetti noi volevamo andare in Egitto, ma la congiuntura politica ci ha obbligati a rivedere i piani e così ho rispolverato un vecchio progetto ed un tour operator di cui mi avevano parlato.
Io sono stata in India a 19 anni con Avventure nel Mondo, quindi la bellezza di 27 anni fa...da non crederci...e infatti erano stupiti anche gli indiani quando glielo spiegavo.
Per decidere di portare compagno poco avvezzo a viaggi transoceanici e bimbo di 8 anni ci volevano le ottime informazioni di prima mano avute sulla Shambhoo Travel che da questo momento consiglio caldamente.
Tour operator creato da tal Manish giovane rajhastano che parla italiano ed ha conosciuto una italiana del nord (misteri alla Salgari sullo stato della loro relazione...). La proposta è estremamente varia e personalizzata ed essenzialmente permette di costruire il viaggio su misura per le proprie esigenze, gusti, tasche. Da nord a sud può essere coperta tutta l'India, isole comprese ed il Tibet con la possibilità di avere macchina individuale o pulmino con autista (compreso di tutte le spese accessorie e dotazione di acqua minerale), hotel di grande qualità (quasi tutti boutique hotel), escursioni di vario tipo, nonché guide locali anche parlanti italiano.
A voi non rimane che munirvi di visto e biglietti aerei e poi dall'arrivo in aeroporto alla partenza sarete accuditi e coccolati come amici di famiglia, a cominciare dal prestito di un cellulare con Sim indiana capace di rendere le telefonate in India ed Italia quasi gratuite. Il prezzo finale è più vicino agli standard indiani che a quelli italiani, quindi molto meno di un qualunque tour operator di buon livello per un trattamento spesso superiore.
Noi abbiamo optato per 15 giorni pieni in Rajasthan più  Delhi ed Agra. Non vi tedio con dettagli da serata con proiezione di filmini di viaggio. Posso solo dire che la zona è molto bella, i trasferimenti giornalieri lunghi ed anche un po' tediosi (strade pessime), ma che ne vale la pena. Macchina molto confortevole ed autista eccezionale per capacità ed affidabilità. Gli hotel sono stati uno più bello e caratteristico dell'altro: per avere un'idea date un'occhiata a questi siti www.jagatniwaspalace.com di Udaipur, www.ratanvilas.com di Jodhpur o www.shapurahouse.com di Jaipur.
Ed il cibo? Piccante con qualche punta di monotonia tra riso, chapati, lenticchie e pollo in tutte le salse e le spezie. Però a me piace molto. Se proprio ne sentite il bisogno sono possibili anche incursioni nella cucina cinese o italiana, ma solo se dettate dalla disperazione.
Incredibilmente non ci ha colto nessuna diarrea del viaggiatore ed anche i monsoni seppur ancora in periodo si erano già dissolti. Ora ho scorte di Bimixin ed Imodium per anni.
Insomma se pensate di voler visitare l'India non dite che non lo sapevate.
Shambhoo Travel - www.shambhoo.com
 
 


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